12 Gennaio 2013, Teatro Eliseo, Non mi avete convinto un film di Filippo Vendemmiati

“VI PREGO NON PERMETTETE CHE LA DOMANDA SULL’ESSERE UMANO VENGA CANCELLATA”

UN FILM PER PENSARE
L’associazione Amore e Psiche presenta
sabato 12 gennaio ore 10 al Teatro Eliseo
proiezione straordinaria
del film “Non mi avete convinto” protagonista Pietro Ingrao
ne parleremo con : Giovanni De Luna storico, Adele Cambria giornalista, Bruno  Torri critico cinematografico, Pietro Spataro vicedirettore del’Unità, Francesca Fanchiotti studentessa.
Coordina David Armando.
nonmiavete
Pietro Ingrao racconta  in prima persona, nella lunga intervista realizzata da gennaio a giugno del 2012,  la sua avventura umana e la sua passione per la politica “come strumento per cambiare un mondo che non mi piaceva”.Racconta Filippo Vendemmiati “ Per la mia generazione Ingrao ha rappresentato l’idea della politica, intesa come passione e non come mestiere, la spinta utopistica alla ricerca costante di un mondo migliore.”Figlio del ‘900, ragazzo del 1915, Pietro Ingrao ha attraversato la storia di questi lunghi anni tra gli orrori della guerra e del nazi-fascismo, la ribellione e la speranza di un futuro migliore per l’umanità intera.
Il lavoro di Vendemmiati riesce a restituire tutta la complessità dell’uomo Ingrao, un “anarchico” per nulla innamorato del potere, capace di dire ‘No’ al PCI in anni in cui il dissenso veniva interpretato come un tradimento.Testimone del ‘900, il secolo terribile che ha attraversato tutto, Pietro Ingrao racconta poche cose importanti di sé, soffermandosi sull’aspetto che più di ogni altro lo ha differenziato da tutti i suoi compagni, quella pratica del dubbio che lo ha reso riconoscibile dai suoi elettori, ma lo ha anche isolato agli occhi di colleghi assidui frequentatori del teatrino della politica.Ci piace oggi, cogliendo la suggestione del film, festeggiare un grande personaggio e  chiederci con testimoni di generazioni diverse cosa Ingrao ha rappresentato e rappresenti.Leggiamo dal suo sito: “ Il mondo è cambiato, ma il tempo delle rivolte non è sopito: rinasce ogni giorno sotto nuove forme. Decidi tu quando lasciarti interrogare dalle rivolte e dalle passioni del mio tempo, quanto vorrai accantonare, quanto portare con te nel futuro”